Uno dei primi passi che devi fare, nel momento in cui decidi di intraprendere la strada che ti porterà (se farai le cose giuste) ad essere un nuovo imprenditore digitale della vendita online, è sicuramente la scelta del nome del tuo futuro ecommerce.
Nome che diventerà poi il dominio del tuo progetto (per capirci, il www.nome-tuo-ecommerce.com).
Ma si tratta veramente “solo” di scegliere un nome?
La risposta, ovviamente, è assolutamente NO.
In verità stai per costruire il tuo “brand” online e, in quanto tale, richiede da parte tua un certo impegno.
In questo articolo non mi dilungherò sull’importanza di scegliere un mercato preciso (per approfondire l’argomento ti invito a leggere il mio articolo su “Come evitare il mercato errato“) ma voglio darti una serie di consigli sulla direzione che devi seguire e, soprattutto, gli errori che devi evitare se non vuoi pentirtene amaramente tra qualche anno.
Errore 1 : scegliere un nome generico
Una delle tentazioni più forti che ti potrebbero venire è chiamare il tuo ecommerce con il nome di quello che andrai a vendere.
Per capirci, se stai pensando di vendere nani da giardino ti potrebbe venire l’idea di chiamare il tuo ecommerce www.nanidagiardino.com.
Lo so che sembra una buona idea ma non lo è per alcuni motivi che adesso ti spiego.
Il problema di fondo è che la ricerca che farà l’utente per trovare i tuoi prodotti sarà la stessa che potrebbe fare per cercare il tuo brand che perderà così la possibilità di essere misurato e valorizzato.
Costa intendo? Intendo dire che nel medio lungo periodo tutti gli ecommerce che funzionano iniziano ad avere un certo volume di traffico composto da gente che cerca proprio il tuo ecommerce. Sono spesso persone che hanno già comprato o che magari arrivano da un passaparola o da qualche attività esterna a Google come uno spot video o una campagna Facebook. Sono spesso utenti che hanno già fiducia del tuo ecommerce e sono estremamente propensi all’acquisto.
È quindi estremamente importante per te, in un futuro, poter misurare questa “forza” per capire se ci sono alcune attività che stai facendo che magari non danno un ritorno diretto ma generano utenti che vanno su Google e si mettono a cercare proprio te.
Se invece il tuo ecommerce che vende nani da giardino e si chiama proprio “nani da giardino”, sarà chiaro che nel momento in cui andiamo a misurare quanti clienti ogni giorno cercano quella parola su Google e poi entrano sul tuo sito non sapremo mai quanti stavano cercando semplicemente “l’oggetto” e quanti invece “il tuo ecommerce”.
Può sembrare una cosa da poco ma fidati che quando si iniziano a fare investimenti ogni dato è prezioso per analizzare e decifrare cosa sta succedendo e perdersi questa sfumatura sarebbe veramente un gran peccato. Se stai pensando alla SEO ti dico già invece che non è più un fattore determinante e NON deve condizionarti in una scelta così importante.
Errore 2 : nome troppo facile da confondere
Come in tutti i business, online e offline, esiste un’attività di marketing estremamente importante che devi sfruttare: il passaparola.
Se il tuo ecommerce ha motivo di esistere e hai trovato il tuo “El Dorado” online, devi fare molta attenzione a meschini competitor che potrebbero replicare la tua scelta creando magari un nome simile al tuo. Oppure, ancora peggio, decidi di andare online con un nome simile ai tuoi competitor.
Facciamo finta che tu abbia deciso di vendere cucce per gufi e ti accorgi che online i tuoi competitor si chiamano “www.tutto-cucce-gufi.it”, “www.super-cucce-gufi.it” , “www.mega-cucce-gufi.com”, ti potrebbe venire in mente di entrare anche tu con l’ennesimo nome che aggiunge confusione.
Evitalo.
Pensa ad un utente che entra in tutti e 3 e poi fa l’acquisto, se dovesse consigliare il tuo sito si ricorderebbe il nome? O direbbe “Guarda, il sito è facilissimo, si chiama qualcosa tipo tutto, super e o mega cucce gufi, lo trovi di sicuro” ed ecco che la frittata di gufo è fatta.
Errore 3 : nome troppo complicato
Adesso che hai visto i primi due errori ti potrebbe venire l’illuminazione di chiamare il tuo ecommerce www.aklabertuzes.com. Ora, anche se è vero che rispetta le prime due regole, sarà difficile che l’utente ricordi che vendevi magari semplici lampadine.
Cerca sempre di avere chiaro il tuo focus e comunicalo in maniera unica e particolare, facilitando la memoria dei tuoi clienti.
Errore 4 : nome con domini occupati
Rispettate le prime 3 regole potresti finalmente avere in mano il nome perfetto, i vedo già fantasticare tipo Paperon de Paperoni in mezzo a montagne di soldi guadagnati quando ad un certo punto ti rendi conto che è libero il dominio .it, è libero il domino .eu ma nel .com c’è un tizio che vende Elefanti.
Visto che non è in concorrenza diretta con il tuo business potrebbe venirti l’idea di procedere comunque. Anche qui ti invito a pensare nel medio lungo termine: non avere i domini principali potrebbe essere una gran seccatura nel futuro. Cambiare nome ora è solo questione di riattivare il cervello mentre cambiare nome tra 3/4 anni perché magari decidi di scalare il progetto a livello internazionale o perché sei stanco di sentire clienti che chiedono a te quando arriva l’elefante può essere una seccatura.
Come si trova il nome giusto quindi?
Visiti i 4 errori capitali potresti avere un po’ di confusione su che cavolo di nome dare a questo tuo nuovo progetto. Quindi ti do ora anche alcuni consigli.
Io faccio finta che tu sia una persona intelligente che non sta valutando un ecommerce generico per fare concorrenza ad Amazon e che tu abbia un’idea molto precisa di prodotto e target.
A questo punto quello che posso consigliarti è mettere giù tutta una serie di parole collegate al tuo business e agli elementi che distinguono te dalla concorrenza a da questi cercare delle sincrasi, ovvero fondere due parole. Ricordati sempre di ragionare anche sul “pay off“ ovvero la frase che dovrebbe contenere in poche righe la tua specializzazione, ti aiuterà a capire se è un buon nome e se è coerente con la tua idea.
Tornando all’esempio pratico delle cucce per gufi, potresti ragionare sul fatto che sei uno shop per cui potrebbe venirti come nome “Gufhop, Lo shop per i gufi felici” oppure ti vuoi concentrare sulle tue consegne rapide e magari puoi fare “GuFast, tutto per i gufi in 24 ore“.
Potresti anche valutare di cambiare completamente rotta e magari ragionare sul nome del gufo mascotte tipo “Adelif, Il Gufo che consiglia i gufi“. Nel lungo periodo potrebbe essere un ottimo brand ma nel breve ti aiuterà poco ad essere ricordato visto che la mente ragiona per associazioni: se penso ad un negozio di gufi online, avere già il “Guf” in testa mi faciliterà la ricostruzione del nome completo.
Attento poi alla scelta in base a quanto pensi che il mercato estero possa essere per te interessante in un futuro.
Spero con questo articolo di averti dato qualche spunto per evitare quelli che vedo essere gli errori più comuni, se hai dubbi o vuoi qualche suggerimento commenta pure qui sotto 😉
Luca Baldo
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2 Comments
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Ciao Luca, perdonami se la domanda potrebbe apparire quella di uno che magari non ha letto bene.
E’ utile o dannoso (a fini SEO ) chiamare l’ecommerce con un riferimento al grosso competitor principale di riferimento?
Cioeè se apro un ecommerce di attrezzature agricole e voglio chiamarmi ad esempio Agrishop, faccio bene se il mio competitor più grosso si chiama Agrinet?
Quali pro e quali contro? Grazie
Ciao Ugo, ai fini SEO la scelta è ininfluente. A livello strategico mi sento di sconsigliarlo. Rispetto al brand leader dovresti avere un atteggiamento di attacco e non di parassitismo o brutta copia sfigata. Il nome del tuo e-commerce dovrebbe arrivare da una scelta specifica di posizionamento sul mercato. Mi spiego meglio, se “Agrinet” è il leader indiscusso e generalista dovresti capire se hai i budget per competere ad armi pari (sapendo che arrivando per secondo parti pure in svantaggio…) o se è più conveniente magari creare un verticale su un suo segmento dove ti senti più forte, magari per la cura del giardino e ti via a chiamare “giardinobellissimo.it” oppure fai il verticale dei trattorini e cerchi un nome che comunichi in maniera chiara in cosa sei specialista.